Saldare a stagno il ferro non è possibile perché si tratta di leghe troppo differenti tra di loro per consentire una brasatura efficace.
Mentre metalli come il rame, l’alluminio, l’ottone, i metalli zincati e il piombo sono facilmente saldabili con lo stagno; come abbiamo appena precisato, in sostanza tutto quanto detto non vale per il ferro e né tantomeno per l’acciaio. Per questi ultimi metalli è necessario procedere con un altro tipo di saldatura. Scopriamo insieme di cosa si tratta.
Come saldare il ferro: alcuni consigli utili
Il ferro senza ombra di dubbio il metallo più utilizzato per produrre oggetti.
Essere in grado di saldare il ferro consente di fare tante cose: dalle piccole riparazioni domestiche alle operazioni più complesse per chi dirige un’attività.
La prima cosa da fare per saldare il ferro è procurarsi una saldatrice ad arco e degli elettrodi idonei a saldare questo metallo.
Dopo aver indossato gli appositi dispositivi di sicurezza (maschera, guanti e tuta), è necessario assicurarsi che i pezzi di ferro su cui si lavorerà siano perfettamente puliti e privi di ruggine o di qualsiasi tipo di residuo.
A questo punto è necessario procedere con l’adesione dei due pezzi di ferro da saldare, utilizzando degli appositi morsetti. Selezionato l’amperaggio corretto (in base allo spessore del ferro e all’elettrodo), bisogna creare l’arco e procedere alla corretta velocità.
Una volta terminata l’operazione, è necessario far raffreddare la saldatura ed eliminare eventuali residui presenti. A tal fine si consiglia l’utilizzo di un martellino e di una spazzola ad hoc.
Questa procedura è valida per tutti i tipi di ferro, eccezion fatta per quello zincato, che, invece, richiede dei passaggi diversi.
Assodato che non è possibile saldare il ferro a stagno, ora sei comunque in grado di saldare il ferro in piena autonomia!
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